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Glaucoma acuto: un’urgenza oculistica

Il glaucoma acuto rappresenta una delle urgenze oculistiche ed è caratterizzato da un brusco aumento della pressione intraoculare.

A differenza del glaucoma cronico semplice che decorre in modo asintomatico provocando dei danni progressivi nel tempo , il glaucoma acuto insorge improvvisamente.

La pressione intraoculare passa dai normali 14-16 mmHg ai 40-50 mmHg e la sintomatologia è caratterizzata da:

Il glaucoma acuto insorge in pazienti anatomicamente predisposti con un angolo irido corneale ristretto (ipermetropi elevati, pazienti con cataratta intumescente). In presenza di una situazione di stress si determina un blocco del normale passaggio dell’umore acqueo dalla camera posteriore a quella anteriore con una chiusura dell’angolo irido corneale.

La terapia si basa sulla somministrazione di farmaci sia generali sia topici (colliri) che determinano una riduzione della pressione intraoculare ed una iridotomia yag laser, cioè la creazione di un foro a livello dell’iride che permette il ripristino delle normali vie di deflusso dell’umore acqueo.

Importante, come nel glaucoma semplice, è la prevenzione, basata sulla diagnosi precoce attraverso la visita oculistica eseguendo una gonioscopia (studio dell’angolo irido corneale) oppure esami di II livello quali OCT del segmento anteriore o ecografia UBM.

Infatti in presenza di un angolo irido corneale ristretto e a rischio di attacco acuto, è consigliabile l’esecuzione di un iridotomia yag laser a scopo preventivo.

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L’occhio pigro: diagnosi e terapia

Per ambliopia, comunemente conosciuta come occhio pigro, si intende la ridotta capacità visiva in uno o più raramente in entrambi gli occhi, causata da una inadeguata stimolazione visiva durante il periodo di plasticità del sistema visivo (compreso tra nascita e i 7-8 anni di età).

Le cause sono di 3 tipi:

L’ambliopia monolaterale può non dare sintomi in quanto il bambino, vedendo bene con l’altro occhio, non ci si accorge di vedere meno con l’occhio pigro.

È dunque fondamentale la diagnosi precoce, che si ottiene mediante la visita oculistica. È infatti essenziale la consapevolezza da parte dei genitori del timing esatto delle visite oculistiche da effettuare durante l’età di sviluppo, così da evitare l’insorgere dell’ambliopia.

Negli ultimi anni la collaborazione tra pediatra e oculista ha sicuramente accresciuto le possibilità di prevenzione dell’occhio pigro.

Lo scopo del trattamento dell’ambliopia è migliorare il visus nell’occhio pigro fino a raggiungere valori di acuità visiva uguali in entrambi gli occhi e, in caso di strabismo, ottenere anche un’alternanza di fissazione.

L’ambliopia è recuperabile solo se viene trattata nel periodo di plasticità del sistema visivo.
La terapia consiste nel:

La terapia può durare mesi o anni, in relazione alla gravità dell’ambliopia, e prevede controlli oculistici frequenti.

Quando l’ambliopia viene individuata e trattata prontamente, la prognosi visiva è ottima con uno sviluppo completo della visione nella maggior parte dei casi. Nei casi in cui viene diagnosticata tardivamente diventa difficile un recupero della capacità visiva nell’occhio pigro.

È dunque indispensabile la completa collaborazione di genitori e piccoli pazienti, poiché l’occlusione deve essere eseguita con costanza e le ore di applicazione devono essere consecutive.

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