L’occhio secco è una patologia del film lacrimale dovuta a ridotta produzione o eccessiva evaporazione delle lacrime e può provocare danno alla superficie oculare esposta. Nell’86% di casi, l’evaporazione eccessiva del film lacrimale rappresenta la causa principale di occhio secco.
Il film lacrimale è formato da tre strati e il deficit può interessare ognuno di essi singolarmente oppure tutti e tre insieme.
I sintomi variano a seconda dell’entità della patologia e al tipo di deficit.
Diminuizione della componente acquosa:
• Sensazione di corpo estraneo aumenta durante le ore della giornata;
Diminuizione della componente lipidica:
• Bruciore
• Fotofobia
• Epifora in assenza di vento
• Arrossamento e prurito
Diagnosi
• Anamnesi, fondamentale nel riconoscimento di patologie sistemiche correlate, ad esempio sindrome di Sjogren.
• Esame alla lampada a fessura, per valutare le condizioni palpebrali e l’espressione delle ghiandole di Meibomio.
• Misurazione del menisco lacrimale tra il bulbo ed il margine della palpebra inferiore.
• Test di Schirmer, per individuare i deficit di componente acquosa (test positivo se < 7 mm/5 min).
• Tempo di rottura del film lacrimale BUT, per valutare la qualità delle lacrime.
Per quantificare il disconfort oculare da parte del paziente ci si può avvalere anche di questionari, tra questi il più utilizzato attualmente è l’OSDI (Ocular Surface Desease Index).
La prima strategia terapeutica si basa sulla prevenzione: cercare di ridurre, per quanto possibile, l’uso dei videoterminali, evitare l’esposizione diretta al sole, la permanenza prolungata in ambienti troppo secchi o l’utilizzo di lenti a contatto per molte ore durante la giornata.
A ciò si aggiunge sicuramente l’utilizzo di sostituti lacrimali, colliri per lo più a base di acido ialuronico, aventi densità e composizione variabili a seconda del tipo di secchezza con lo scopo di ripristinare “lo schermo lacrimale” protettivo sulla superficie corneale.
Ulteriore ausilio terapeutico nel trattamento della sindrome dell’occhio secco è oggi rappresentato dalla Radiofrequenza o dalla Luce Pulsata Intensa Regolata (IRPL). Quest’ultimo trattamento agisce andando a stimolare le ghiandole di Meibomio favorendo il ripristino del loro corretto funzionamento nonché la produzione della componente lipidica indispensabile per la preservazione del film lacrimale.
Pucker maculare e foro maculare
Un sintomo assai frequente fra le patologie della superficie vitreo-retinica è quella della percezione di un’immagine distorta oppure offuscata nella parte centrale dell’occhio. In questi casi,
Dott. Tommaso Micelli Ferrari
Il dott. Tommaso Micelli Ferrari è laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Oftalmologia.